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Abitanti: Sandonatesi

Lo stemma civico di San Donato di Lecce è caratterizzato da uno sfondo blu sul quale è raffigurato un leone, che poggia la zampa destra su una palla, dietro il quale si erge un imponente albero d’ulivo. Sicuramente Interno del Palazzo Baronalel’uomo abitò questo territorio sin dalla preistoria, come testimonia la scoperta di tre bei menhir, denominati "Lete", "Curti Vecchi" e San Nicola". I primi due si trovano nella frazione di Galugnano, mentre il terzo è situato nel territorio del paese. Questi monumenti megalitici, venivano impiantati nel terreno per adorare antiche divinità. Non si hanno notizie storiche relative alla nascita del primo villaggio. Secondo alcune ipotesi, anticamente, sul territorio, i leccesi edificarono una fortezza, con funzioni difensive e di vedetta. Un’altra tesi sostiene, invece, che il primo centro nacque intorno al X secolo. Fu chiamato Vigliano, poiché vi era una Cappella dedicata, appunto, alla Madonna di Vigliano. L’età feudale ebbe inizio con l’arrivo dei normanni, allorché Re Tancredi D’Altavilla inglobò il centro alla Contea di Lecce. Successivamente, il feudo, seguì le sorti del Principato di Taranto, sotto la signoria degli Orsini Del Balzo. Nell’arco dei secoli si susseguirono svariati feudatari, come i Vaaz De Andrara, i Capece, i Bonvicini ed i Ramoros. Gli ultimi signori furono i baroni Massa di Lecce, che governarono fino al 1806, anno in cui decadde la feudalità. Tra i personaggi importanti nativi del paese, un particolare cenno va riservato a Donato Nicolaci. Visse tra il XIX ed il XX secolo, e divenne uno stimato sacerdote. Fu anche un apprezzato poeta, e fu molto amato dalla popolazione per il suo buon carattere. Sempre pronto ad aiutare e sostenere la gente più bisognosa, visse una vita all’insegna dell’umiltà e della carità.

 

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