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Abitanti: Magliesi

Lo stemma civico di Maglie è caratterizzato da uno sfondo blu, sul quale sono raffigurati tre anelli Palazzo Cezziintrecciati. Non vi sono documenti storici attestanti le origini del paese, quindi molto contrastanti sono le ipotesi a riguardo. Una cosa è certa: l’uomo abitò questo territorio sin dall’età preistorica, come attesta la presenza dei menhir “crocemuzza”, “spruno”, “calamauri”, e dei dolmen “canali” e “chianca”. Il toponimo deriverebbe dal termine latino “mallae mallearum”, che significa maglia. Si pensa che il primo villaggio sia nato intorno al IX secolo, allorquando i greci, per difendersi dagli assalti dei saraceni, edificarono tre torri nei tre casali di Sant’Egidio, San Basilio e San Vito. Così, dall’unificazione dei tre vicini centri, nacque il primo nucleo urbano che, inizialmente, fu chiamato Magalia e, solo in seguito, Maglie. Il villaggio, durante la dominazione greca, fu rinforzato ulteriormente da altre torri e mura di cinta tant’è che, all’arrivo dei normanni, con l’avvento dell’epoca feudale, Maglie divenne un importante centro della Contea di Lecce. Nel XII secolo, ReVilla Tamborrino Tancredi D’Altavilla donò il feudo ad Evangelista Lubello. Questa famiglia governò per ben quattro secoli, fino al 1608, anno in cui il feudo fu acquistato da Paolo Maresgallo. Nel 1686, la nuova feudataria fu Anna Carrera, alla quale seguì Nicola Prato. Nel 1711 il feudo fu venduto ad Ascanio Filomarino, che lo detenne fino al 1723. L’ultimo feudatario fu Francesco Capece che acquistò il centro per 43.500 ducati, e governò fino al 1806, anno in cui decadde la feudalità. Con la famiglia Capece il paese visse un periodo molto prospero divenendo un centro tra i più importanti dell’intero Salento. Molto meritorio fu il gesto della baronessa Francesca Capece che lasciò tutti i suoi beni ai giovani magliesi, affinché studiassero e potessero costruirsi un futuro. Numerosissimi sono i personaggi importanti nativi del paese. Aldo Moro Chiesa di Santi Medicinacque nel 1916, e divenne uno statista ed un politico. Insegnò presso le università di Roma e di Bari. Tra il 1955 ed il 1957, fu nominato Ministro di Grazia e Giustizia, della Pubblica Istruzione e degli Esteri. Fu prima segretario e poi presidente del partito della Democrazia Cristiana. Ricoprì un importante ruolo nella politica italiana e fu brutalmente assassinato il 10 maggio del 1978, dopo essere stato sequestrato cinquantacinque giorni prima dalle Brigate Rosse. Concetta Annesi nacque nel 1749 e, dopo aver ricevuto un ingente eredità da uno zio, la donò interamente per costruire un istituto per ragazze povere, che fu realizzato solo nel 1854, svariati anni dopo la sua morte. Raffaele Fitto nacque nel 1941, e fu un importante uomo politico. Dopo essersi laureato presso l’Università di Bari in Economia e Commercio, divenne sindaco del suo paese, segretario del Consiglio Regionale ed, infine, Presidente della Regione. Si spense nel 1988 all’età di quarantasette anni. Tra gli altri ricordiamo ancora: Francesco Saverio Giannotta (visse nel XIX secolo e fu deputato parlamentare nel 1848), Oronzo De Donno (ostetrico del XVIII secolo), Giacinto Toma (giudice e letterato del XIX secolo), Giacomo Piccinni (filosofo, teologo ed archeologo del XVIII secolo), Antonio Adamuccio (medico del ‘700), Oreste Macrì (traduttore e letterato del ‘900), Luigi Giannaccari (latinista del ‘900), Francesco Negro (scrittore e poeta del XIX secolo), ecc.

 

 

 

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